lunedì, dicembre 15

You can’t always win.

15 Dicembre 2516,
Bullfinch (Amarillo).
Interno giorno.


Nina e Marshall si fissano ai lati opposti della stanza.
La giovane donna bionda dai muscoli asciutti e i capelli crespi ha la determinazione stretta fra le rughe d’espressione abbronzate come il fucile tra le mani. Lo tiene di traverso con la stessa noncuranza minacciosa con cui tiene gli occhi verdazzurri piantati in faccia al fratello senza quasi battere le palpebre.
Mitchell li contempla, masticando il filtro di una cicca spenta, con un braccio appoggiato contro lo stipite della porta e un mezzo sorriso intriso di strafottenza melanconica.

"C’mon, Chino." – incalza il fratello minore con un guizzo accomodante di un solo angolo delle labbra, calibrando con cura la parabola del pacchetto mezzo vuoto che gli lancia incontro.

Marshall lo prende al volo con una smorfia, alternando fra i due Lee lo sguardo nervoso dell’animale in gabbia.

"Shit … I dun' have no fuckin’ choice, do I?"

Una sigaretta gli finisce in bocca, cinque dita spesse fra i capelli appena messi in ordine da Nina, che sbuffa e alza gli occhi al cielo di legno della baita.

"… Fuck you, Marsh, non ti sposi neanche in chiesa, il Signore mi fulmini se ti lascio arrivare all’altare vestito come un pezzente."

Rinsalda la presa sul fucile con un singulto spazientito delle dita lunghe e callose, tracciando una smorfia di riluttanza incerta fra gli spigoli del muso del minore dei Lee.
Mitchell alza le mani con innocenza plateale.

"She’s the man in charge, comrade."

Marshall ingoia un fiotto d’aria corposo attraverso il naso, prendendosi il tempo necessario a dare fuoco al tabacco sintetico per valutare gli indumenti abbandonati sulla sedia.
Sfiata un grumo pesante di fastidio e rassegnazione.

"I fucking hate the both of you."

Nina Lee molla il fucile con un sorriso radioso, ricucendo le distanze per prendere la testa di suo fratello fra le mani e schioccargli un bacio insolitamente morbido sulla guancia rasata di fresco.

"Well, the both of us love you. Dumbass."